Giro d’Italia 2025, Joxean Matxin esclude rivalità interne: “Ognuno conosce il proprio ruolo, abbiamo un piano per vincere”
Joxean Matxin fiducioso di poter conservare il titolo al Giro d’Italia 2025. L’assenza del campione uscente Tadej Pogacar è incolmabile, ma la formazione emiratina ha comunque due pedine di altissimo livello al primo GT stagionale, con in particolare Juan Ayuso a fare da prima punta. Già protagonista negli ultimi anni alla Vuelta a España, il talentuoso corridore spagnolo non ha brillato al Tour de France lo scorso anno, creando anche qualche malumore e polemica in squadra, ma al via di Durazzo si è presentato come uno dei grandi favoriti di questa edizione, alle spalle del solo Primoz Roglic, probabilmente.
Al suo fianco Adam Yates, già capace di salire sul podio del Tour de France e più volte protagonista in carriera sulle tre settimane. “Ognuno conosce il proprio ruolo sin dall’inizio dell’anno, è tutto chiaro“, commenta il direttore sportivo a Marca dopo le prime tre tappe che hanno visto il gruppo pedalare in Albania. “C’era un po’ di caos, ma era uguale per tutti – aggiunge – Le prove a tempo, lo sterrato e l’ultima settimana saranno decisivi […] Abbiamo un piano per cercare di vincere questo Giro. È stato studiato”.
L’uomo più atteso è dunque il giovane prodigio spagnolo, atteso al salto di qualità e al riscatto dopo il primo confronto diretto perso con lo sloveno alla Volta a Catalunya: “Questa è un’altra gara. In 21 giorni possono succedere molte cose. Dobbiamo essere regolari e letali nelle tappe importanti. Gli abbuoni, ad esempio, saranno fondamentali”. Il dirigente si sofferma poi sulla grande meticolosità del suo protetto: “È attento ai dettagli. Per esempio, nella cronometro è stato uno dei pochi corridori a percorrere più giri del circuito, provando ogni volta traiettorie diverse. Questa precisione è la sua più grande forza”.
Oltre ai due leader, in squadra ci sono anche uomini come Brandon McNulty e Jay Vine che devono avere le loro possibilità di emergere, pur lavorando anche al servizio dei capitani, ma Matxin si mostra convinto che ”c’è equilibrio e spazio per tutti nella squadra”. Il team più vincente di questi ultimi anni non si nasconde ed è pronto ad assumersi l’onere della corsa quando arriva il momento. “Se tocca a noi, prenderemo il comando – aggiunge Tutto dipende se si è in testa o più dietro. Ma il Giro non è facile da controllare, molte fughe rompono i piani. Avremo un atteggiamento o un altro a seconda della tappa“
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